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Le origini della Natività

La Natività è rappresentata nell’arte cristiana fin dalle origini, già nelle catacombe venivano raffigurati elementi che richiamavano la nascita di Gesù; la Vergine con il Bambino al seno richiama l’iconografia molto diffusa della dea Iside che allatta il piccolo Horus,

Busto della dea Iside che allatta, Terracotta dipinta, 0-100 d.C., British Museum, Londra

ma quella della Madonna con il Bambino nella culla o nella mangiatoia tra il bue e l’asino, e poi, variamente, San Giuseppe, gli Angeli, i pastori e i Magi è tutta cristiana. Si tratta di un tema fondamentale dal punto di vista teologico, vi è infatti la fusione tra il divino e l’umano; tuttavia, questo tipo di rappresentazione e di tematica resterà comunque un po’ marginale fino al Basso Medioevo, quando soprattutto San Francesco lo riproporrà come fondamento della Cristianità.

Catacombe di Priscilla, Dipinto raffigurante Maria con il Bambino sulle ginocchia e un profeta accanto, inizio del III secolo, Roma

Le catacombe di Priscilla contengono la rappresentazione più antica dell’Adorazione, una Madonna con Bambino affiancata da un profeta che indica una stella; non ci sono elementi decorativi, sfondi o accessori, come da prassi nell’arte cristiana primitiva i tratti sono rapidi, i colori neutri, in questo caso solo terra rossa, e tutto è fortemente simbolico. Siamo in un’epoca in cui il Cristianesimo era ancora perseguitato.

Sarcofago di Adelfia part., I tre Magi osservano la stella, il bue e l’asinello davanti a Gesù nella mangiatoia, un pastore e Maria, IV sec. d.C., Museo archeologico regionale Paolo Orsi, Siracusa

Anche in alcuni sarcofagi sono presenti le scene più antiche della Natività, uno dei più interessanti è il Sarcofago di Adelfia, moglie di Valerio citato come amico da Sant’Agostino; l’opera marmorea fu rinvenuta nel 1872 e presenta scene dal Vecchio e dal Nuovo Testamento tra cui:

Sarcofago di Adelfia, IV sec. d.C., Museo archeologico regionale Paolo Orsi, Siracusa
  • In alto a sinistra Mosé che fa scaturire l’acua da una fonte e poi in preghiera, in successione Maria e le pie donne.
  • Al centro a sinistra i sacrifici di Caino e Abele, la scena di San Pietro e il gallo, la guarigione dell’emorroissa e la consegna della Legge a Mosé.
  • In basso a sinistra il sogno di Nabucodonosor, i tre giovani ebrei di Babilonia e il miracolo delle Nozze di Cana.
  • Al centro in alto l’iscrizione dedicatoria.
  • Al centro in posizione mediana e iscritta in un tondo a conchiglia vi è il ritratto dei due sposi.
  • Al centro in basso l’Adorazione dei Magi.
  • In alto a destra la Natività con i Magi che seguono la stella, il Bambino nella mangiatoia di vimini riscaldato dal bue e dall’asino e, infine la Vergine e un pastore.
  • Al centro a destra il sacrificio di Abramo, Gesù guarisce un cieco e moltiplica pani e pesci e la Resurrezione del figlio della vedova.
  • In basso a destra il peccato originale e Gesù che entra a Gerusalemme.

Buon Natale

Cari lettori

vi proponiamo un video di auguri pieno d’arte ma anche di sacralità. Negli ultimi tempi spesso il mondo dell’informazione e la dura realtà ci hanno “avvezzato” a sempre più alti livelli di violenza. Noi ci auguriamo e vi auguriamo che questi giorni di festa possano portare pace e serenità, e nessuna immagine può far scaturire queste sensazioni quanto quella di una famiglia riunita o quella di una madre che culla il suo bimbo nel sonno. Sono questi i simboli della vera umanità al di là del credo religioso o di qualsiasi artificio umano.

Buona visione e buon Natale