Archivi categoria: Paesaggio

Omaggio ad Alexander Nasmyth (Edimburgo, 9 settembre 1758 – 10 aprile 1840)

Alexander Nasmyth è un artista scozzese specializzato in ritratti e soprattutto paesaggi. Si avvia ad una formazione decisamente tecnica, fa infatti apprendistato come costruttore di carrozze ma già giovinetto viene apprezzato dal pittore di corte Allan Ramsay che lo conduce a Londra come suo assistente. Resosi autonomo nel 1782 si trasferisce in Italia per effettuare quel Gran Tour ormai doveroso per le élite culturali dell’Europa del tempo.

Al suo ritorno realizza uno dei ritratti per cui è giustamente famoso: quello del poeta Robert Burns.

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Ritratto di R. Burns, A. Nasmyth, 1787, Scottish National Portrait Gallery, Edimburgo

A Red, Red Rose

Oh, my Luve is like a red, red rose, | That’s newly sprung in June. | O, my Luve is like the melodie, | That’s sweetly played in tune.

Oh, il mio amore è una rossa, rossa rosa
In giugno appena sbocciata
Oh, il mio amore è una dolce armonia
Abilmente suonata.

R. Burns

A causa delle sue simpatie liberali perse alcuni committenti e così decise di dedicarsi alla pittura di paesaggio. Sono gli anni dell’età romantica e il sentimento della Natura è fondamentale nel sentire degli artisti dell’epoca.

Nasmyth procede con schizzi preparatori dal vero a matita o china come questa splendida quercia dal tratto morbido e delicato.

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Una quercia, A. Nasmyth

Poi assembla i particolari raccolti e senza dimenticare la grande lezione dei paesaggisti classici del passato elabora visioni rasserenanti e cromaticamente affascinanti come la Veduta di Tivoli che non dimentica i seicenteschi paesaggi barocchi di Claude Lorrain con figurine danzanti.

Nasmyth, Alexander, 1758-1840; A View of Tivoli
Veduta di Tivoli, A. Nasmyth, Duff House, Banff 

In alcuni casi Nasmyth riesce a coniugare figure, paesaggio e sentimenti come nel domestico ma raffinato Ritratto con figli di Lady Honyman, moglie di un giudice, circondata da una splendida veduta agreste ma anche espressione del bel vivere delle classi più agiate.

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Lady Honyman e la sua famiglia, A. Nasmyth, 1790 ca., Duff House, Banff

In ogni caso la pittura dell’artista scozzese accoglie gradualmente una sensibilità più spiccatamente romantica, per comprenderlo basta osservare il tempestoso dipinto del 1816 dove i colori sono estremamente fusi, alla ricerca di un’atmosfera nuova e carica di passione, la rocca in rovina ricorda il sentimento del tempo e della storia e le figurine in basso non danzano ma guardano con meravigliato terrore la forza inarrestabile della natura.

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Veduta del Castello di Tantalon, A. Nasmyth, 1816 ca., National Gallery of Scotland, Edimburgo

Qui, la scelta del soggetto fa riferimento al poema epico Marmion di Sir Walter Scott, ambientato in Scozia all’epoca di Enrico VIII.

Bene, se avete voglia di godere di altre belle vedute di Alexander Nasmyth vi consiglio di visitare lo spazio a lui dedicato nel sito National Galleries Scotland.

Omaggio a ASHER BROWN DURAND (Maplewood, New Jersey, 21 agosto 1796 – Maplewood, 17 settembre 1886)

Analogie segrete legano assieme le più remote parti della Natura, come l'atmosfera di un mattino d'estate è pervasa di innumerevoli sottilissimi fili, che vanno in ogni direzione, svelati dai raggi del sole nascente. (R.W. Emerson)

L’artista che omaggiamo in questo post è sicuramente poco noto, come sconosciuta o quasi resta l’arte extraeuropea ante ventesimo secolo. Pure, Asher Brown Durand non ha nulla da invidiare a molti paesaggisti europei del XIX secolo, forse grazie ad una formazione che comincia nell’ambito dell’incisione, per cui precisione e cura del dettaglio sono fondamentali.

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Asher Brown Durand

Durand fu del resto autore di piccoli capolavori filatelici e su sua iniziativa sorse la National Academy of Design di New York. Nel 1830 comincia a dedicarsi alla pittura a olio ma è durante un viaggio tra i monti Adirondack, a nord dello stato di New York, che il nostro artista si lascia incantare dallo spettacolo grandioso della natura. Da quel momento in poi montagne, boschi, laghi, rocce e orizzonti sconfinati divengono il soggetto prediletto della sua pittura.

Asher Brown Durand un po’ come un novello Leonardo da Vinci, realizza molteplici schizzi di ogni particolare: studia fiori, foglie, rocce, tronchi fino a conoscerne perfettamente la grammatica visiva e

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Schizzo dal vero, Asher Brown Durand, 1855, Metropolitan Museum of Art, New York

a quel punto li possiede tanto da poterli inserire nelle sue polifoniche visioni che ricordano quelle classicistiche di Poussin o Lorrain, ma accolgono anche la lezione di un particolare paesaggista come Constable e anticipano il realismo paesaggistico di un Corot o di un Courbet.

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Paesaggio, Asher Brown Durand, 1867, Brooklyn Museum, New York

In ogni caso l’opera di Asher Brown Durand si colloca all’interno dell’Hudson River School, un gruppo di artisti che influenza anche letterati come Emerson e Thoreau, entrambi precursori di quello che oggi definiamo ambientalismo o…passione per il luogo fragile e meraviglioso che ci ospita: la Terra.

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Dirupo roccioso, Asher Brown Durand, 1860, Reynolda House Museum of American Art, Winston-Salem, North Carolina