Alexander Nasmyth è un artista scozzese specializzato in ritratti e soprattutto paesaggi. Si avvia ad una formazione decisamente tecnica, fa infatti apprendistato come costruttore di carrozze ma già giovinetto viene apprezzato dal pittore di corte Allan Ramsay che lo conduce a Londra come suo assistente. Resosi autonomo nel 1782 si trasferisce in Italia per effettuare quel Gran Tour ormai doveroso per le élite culturali dell’Europa del tempo.
Al suo ritorno realizza uno dei ritratti per cui è giustamente famoso: quello del poeta Robert Burns.

A Red, Red Rose
Oh, my Luve is like a red, red rose, | That’s newly sprung in June. | O, my Luve is like the melodie, | That’s sweetly played in tune.
Oh, il mio amore è una rossa, rossa rosa
In giugno appena sbocciata
Oh, il mio amore è una dolce armonia
Abilmente suonata.R. Burns
A causa delle sue simpatie liberali perse alcuni committenti e così decise di dedicarsi alla pittura di paesaggio. Sono gli anni dell’età romantica e il sentimento della Natura è fondamentale nel sentire degli artisti dell’epoca.
Nasmyth procede con schizzi preparatori dal vero a matita o china come questa splendida quercia dal tratto morbido e delicato.

Poi assembla i particolari raccolti e senza dimenticare la grande lezione dei paesaggisti classici del passato elabora visioni rasserenanti e cromaticamente affascinanti come la Veduta di Tivoli che non dimentica i seicenteschi paesaggi barocchi di Claude Lorrain con figurine danzanti.

In alcuni casi Nasmyth riesce a coniugare figure, paesaggio e sentimenti come nel domestico ma raffinato Ritratto con figli di Lady Honyman, moglie di un giudice, circondata da una splendida veduta agreste ma anche espressione del bel vivere delle classi più agiate.

In ogni caso la pittura dell’artista scozzese accoglie gradualmente una sensibilità più spiccatamente romantica, per comprenderlo basta osservare il tempestoso dipinto del 1816 dove i colori sono estremamente fusi, alla ricerca di un’atmosfera nuova e carica di passione, la rocca in rovina ricorda il sentimento del tempo e della storia e le figurine in basso non danzano ma guardano con meravigliato terrore la forza inarrestabile della natura.

Qui, la scelta del soggetto fa riferimento al poema epico Marmion di Sir Walter Scott, ambientato in Scozia all’epoca di Enrico VIII.
Bene, se avete voglia di godere di altre belle vedute di Alexander Nasmyth vi consiglio di visitare lo spazio a lui dedicato nel sito National Galleries Scotland.