Omaggio a LARRY RIVERS ( New York, 17 Agosto 1923 – 14 AGOSTO 2002)

Oggi parliamo di un protagonista del XX secolo che ha operato tra l’Espressionismo Astratto e la Pop Art e che ben rappresenta l’artista della Grande Mela che si esprime con tutti i linguaggi e le tecniche possibili e immaginabili. Larry Rivers oltre a occuparsi di arte visiva è anche un musicista jazz, un regista e occasionalmente un attore.

Nasce nel Bronx da una famiglia di origini ebraiche, il suo nome è Yitzroch Loiza Grossberg, sceglie il più semplice Larry Rivers quando comincia a fare della musica una professione. Dal 1945 studia alla Hans Hoffman School (diretta da uno dei maestri dell’Espressionismo Astratto), il suo maestro è William Baziotes ma ha modo di conoscere Pollock e DeKooning. In ogni caso si avvicina da subito allo spirito della Pop Art, riproducendo oggetti della vita quotidiana.

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Brushed Camel, L. Rivers, litografia, 1978-1990

I suoi contatti, vivendo nei primi anni ’60 all’Hotel Chelsea di New York, sono di grande importanza, in particolare quelli con la cerchia di Andy Warhol e il rapporto con Yves Klein, principale esponente del Nouveau Réalisme. Uno dei tratti più caratteristici dell’opera di Rivers è quella di richiamare l’arte del passato affiancandola in modo “scandaloso” con il presente, anche quando si tratta di elementi banali e privi di valore. Un esempio del modo di procedere dell’artista è Dutch Master and cigars del 1963:

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Dutch Master and cigars, L. Rivers, olio su tela, Rivers fundation, New York, 1963

Accostare il grande capolavoro di Rembrandt e una confezione di sigari è il gesto tipico della Pop Art, quello di portare sullo stesso piano ciò che da sempre è stato separato, di mettere insieme serio e faceto, evidenziando tutte le contraddizioni del mondo contemporaneo.

Negli ultimi anni di attività ha dedicato maggiore attenzione alle sue origini ebraiche e al dramma della Shoah, in questo contesto ha realizzato alcune opere che ritraggono il nostro Primo Levi esposte da alcuni mesi al Castello di Gamba a Châtillon in Valle d’Aosta e fino al 23.09.2018. Le stesse sono normalmente presenti nella collezione della Pinacoteca Agnelli di Torino.

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Survivor, L. Rivers, 1986

Per ulteriori approfondimenti qui.

Invece se volete seguire un interessante documentario sul maestro vi consiglio questo video.

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