Alan Lee è un artista vivente, non famoso quanto meriterebbe in quanto grandi capolavori dell’editoria e del cinema hanno conquistato un enorme pubblico grazie alla sua mediazione visiva.

Il ruolo dell’illustratore è infatti fondamentale per creare una visione collettiva del testo letterario o della sceneggiatura cinematografica, anche se nel caso di Lee possiamo più propriamente parlare del ruolo di conceptual design, ossia di colui che raccoglie le idee, i concetti e li trasferisce ad un primo stadio di progettazione, il nocciolo dell’immagine che poi sarà modellato e perfezionato ma che è grazie all’immaginazione dell’artista qualcosa di concreto. Senza la fantasia degli illustratori molte creature fantastiche e terre immaginarie non popolerebbero i nostri sogni o i nostri incubi. Pensiamo alle splendide illustrazioni di Doré relative alla Divina Commedia o alle immaginifiche creazioni dei Preraffaeliti e degli artisti dell’Art Nouveau come Walter Crane che abbiamo incontrato di recente sul blog. Così i libri di Tolkien che rappresentano una delle più splendide creazioni fantastiche del XX secolo sarebbero rimasti noti solo ai più avidi divoratori della letteratura fantastica senza quelle immagini così potenti che trasportano ragazzi e adulti incantati in nuovi mondi letterari.

Alan Lee, insieme ai canadesi J. Howe e T. Nasmith, elabora le descrizioni presenti nella saga tolkiana consegnandocela con la sua impronta e così rende più facile immaginare il mondo degli hobbit, le foreste fatate, i luoghi infernali abitati dagli orchi e le spelonche abitate dai nani.

Alan Lee impiega magistralmente gli acquerelli come nell’immagine sopra riportata che cinematograficamente è stata resa così:

Oppure impiega con estrema raffinatezza la linea (con penne o grafite) con esiti sempre stupefacenti e intensi:

Alan Lee ha contribuito alla realizzazione di altre imprese cinematografiche: Legend di Ridley Scott che raccoglie elementi tratti dal mondo delle fiabe di Grimm, King Kong e la serie televisiva Merlin.


Il capolavoro editoriale di Alan Lee è invece Faeries, dove le creature magiche dei boschi prendono vita in una serie di tavole illustrate famosissima. Folletti, fate e scenari fantastici elaborati con la collaborazione di Brian Froud affollano le pagine e la fantasia di lettori di tutto il mondo.

