Arte al femminile

Le donne sono un soggetto dominante nell’arte fin dai tempi preistorici: rappresentate come fanciulle, madri, dee e seduttrici hanno sempre stimolato l’immaginazione e la creatività di generazioni di artisti. Molto più rare le donne che hanno praticato l’arte. Nell’antichità abbiamo solo i nomi citati da Plinio il Vecchio nell’Antichità o da Boccaccio nel Medioevo: Timarete, Kalypso, Hirene, Aristarete, Iaia e Olympas.

Dettaglio di una miniatura di un’antica artista greca: Timarete dipinge la dea Diana. (1400-1425 ca), Londra, British Library 

Non ci restano opere o forse, più verosimilmente, non siamo in grado di sapere se l’anonimo autore di un’opera sia un uomo o una donna in quanto per secoli, fino all’età rinascimentale firmare un’opera non era una prassi comune. Tuttavia nel Medioevo le donne dipingevano e a loro volta spesso venivano “ritratte” in scene miniate come quella di Timarete o nel manoscritto realizzato dalla famosa Ildegarda di Bingen che si autoritrae in un angolo della pagina miniata.

L’influenza esercitata sulla terra dalle sfere del fuoco, dell’aria e dell’acqua – Ildegarda di Bingen, Liber Divinorum Operum (copia della prima metà XIII sec.) Biblioteca Governativa di Lucca

In età moderna le donne pittrici sono più frequenti ma solo poche raggiungono una fama tale da arrivare fino a noi; nel nostro blog sono state spesso presenti e oggi ne vogliamo ricordare alcune a partire dalla famosissima Artemisia Gentileschi, celebrata in questi giorni in una splendida e imperdibile esposizione a Napoli, capace di raccogliere con eccezionale impeto la grande lezione di Caravaggio.

Artemisia Gentileschi, Autoritratto come Santa Caterina d’Alessandria, 1616, National Gallery, Londra

In questo spazio abbiamo accolto anche Sofonisba Anguissola, artista cremonese che nel XV secolo dipinse molti ritratti e riuscì con caparbia a scalare i vertici della società dell’epoca pur provenendo da una famiglia modesta.

Sofonisba Anguissola, Partita a scacchi, 1555, Narodowe Muzeum, Poznań

Lavinia Fontana, manierista emiliana, famosa ritrattista e autrice di notevoli opere con tematica biblica di cui abbiamo parlato tempo fa nel nostro blog.

Ritratto di nobildonna, L. Fontana, 1580, National Museum of Women in the Arts, Washington

Rosalba Carriera che con le sue opere esprime con ineguagliabile delicatezza la società veneziana rappresentata nelle commedie di Goldoni

Rosalba Carriera, Autoritratto con il ritratto della sorella, 1715, Firenze, Galleria degli Uffizi

e infine la rivoluzionaria e raffinatissima Tamara de Lempicka che ci ha raccontato in una serie di articoli il nostro storico dell’arte preferito: Filippo Alberto Musumeci.

Buon 8 Marzo!

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